La Storia
Durante il Medioevo, la Rimbecca, era un importante centro fortificato inserito in quell'ampio sistema di fortezze dalle quali la potente famiglia dei Salimbeni governava le proprie terre in val d'Orcia, tramando strategie politiche per conquistare la Signoria di Siena.
Ancora oggi sono leggibili tracce di età medioevale, che ci rimandano alla sua originaria funzione difensiva, nel palazzo principale che si configura come una vera e propria rocca, nella torre campanaria della chiesa unita al complesso successivamente, ed in alcuni resti di cinta muraria.
Dai numerosi rinvenimenti di età etrusca e di età romana che sono emersi in passato, possiamo confermare che il luogo è stato continuamente abitato fin dai tempi antichi. Forse, per la vicinanza ad un punto strategico per quanto riguarda la viabilità, dato dalla confluenza del torrente Formone con il fiume Orcia, in concomitanza con la presenza dei tracciati diretti dalla val d'Orcia verso la val di Chiana e la val di Paglia. Forse per la particolare caratteristica geologica dei terreni del luogo, costituiti dalle più fertili alluvioni terrazzate piuttosto che dalle argille plioceniche diffuse tutt'intorno.
Non è facile stabilire con certezza il periodo di costruzione del palazzo fortificato, anche se sappiamo che la Rimbecca (toponimo che sembra di derivazione germanica, legato cioè alla presenza longobarda) di proprietà dei Visconti di Campiglia, nel 1279 veniva ceduta da Napoleone di Tancredi alla Badia S.Salvatore al Monte Amiata. Si ipotizza per cui che la costruzione della rocca sia avvenuta ad opera dei Visconti durante il XIII secolo, secondo quella logica di incastellamento tipica del tempo. I Salimbeni divennero signori della Rimbecca nel periodo compreso tra il 1368 ed il 1419, anno in cui Cocco di Cione Salimbeni e sua moglie Marietta firmarono il documento di capitolazione, con cui rinunciarono e cedettero al comune di Siena tutti i loro castelli e terre. Nel 1420 la Rimbecca, in stato di degrado e semi-abbandono dopo le guerre dei Salimbeni, fu assegnata a Giovanni del Zolla, il capo di un gruppo di congiurati che avevano consentito alla Repubblica di Siena di espugnare nel 1418 la Rocca d'Orcia, antico baluardo e centro delle operazioni militari e strategiche della potente consorteria dei Salimbeni. Dopo la morte di Cocco, Marietta nel 1437 passò a seconde nozze con Antonio Petrucci, il grande condottiero della Repubblica "popolare"e in questa occasione riebbe dal comune di Siena per la sua dote i tre castelletti di Rimbecca, Perignano e Castelvecchio, ma questo rappresentò solo un episodio sporadico. Esaurita la funzione difensiva, le fortezze di Perignano, Palazzo di Geta, Rimbecca, Poggio val d'Orcia, Chiarentana, Castelvecchio e la Briccola furono annesse a "contado" nel 1438, ossia sotto l'amministrazione diretta della Repubblica di Siena e trasformate progressivamente in sedi poderali. Il comunello della Rimbecca corrispondeva all'epoca in cui scrive il Gherardini nella sua "Visita" del 1676, alla proprietà della famiglia dei Signori Loli di Siena, costituita dalla villa della Rimbecca e dai tre poderi: Molinella, Casella e Palazzuolo. "Sono tutti questi poderi sotto la cura della Chiesa e Pieve di Castelvecchio (S.Eustachio) e sotto la diocesi di Pienza. Hanno in detto comune una chiesa che la fanno offiziare detti Signori Loli ogni festa comandata con spesa di fiorini 50 l'anno."La cappella costruita a fianco della torre della Rimbecca risale per cui, alla radicale trasformazione del castello che si concluse con l'intervento settecentesco che vide l'aggiunta del corpo longitudinale che congiunge le originarie strutture fortificate.





The History

During the Middle Ages, La Rimbecca was an important central fortification in the large system of forts with which the Salimbeni family ruled their lands in the Val d’Orcia, meanwhile plotting a political strategy to conquer the Signoria in Siena.  
Today we can still see traces of the Medieval era, leftovers from its original defensive role, in the principal palace, shaped like a fort, in the bell tower of the church, later joined to the complex, and in the remains of the outer walls.
From numerous archeological remains of its Etruscan and Roman past, we see evidence that the area has been continually inhabited from ancient times. Perhaps such viability stems from its strategic location near the confluence of the Formone and the Orcia rivers, as well as its presence on the travel route from the Val d’Orcia toward the Val di Chiana and the Val de Paglia; or perhaps it is because of the area’s unique geological character, constituted of fertile alluvial terraces rather than the pliocene clays in the surrounding planes.
It is not easy to pinpoint the date of construction of the fortified palace, even though we know that La Rimbecca (a name seemingly derived from German, owing to the presence of sixth-century Lombard invaders) was owned in 1279 by the Viscount of Campiglia, then ceded by Napoleone di Tancredi (a Lombard king)  to the Abbey Santo Salvatore on Monte Amiata. It is thought that the construction of the fort was undertaken by the Viscounts during the XIIIth century because the castle’s placement is typical of the time. The Salimbeni became masters of La Rimbecca between 1368 and 1419, the year in which Coco di Cione and his wife, Marietta, signed a document of capitalization, by which they renounced and ceded to the Siena Commune all their castles and lands. In 1420 La Rimbecca, degraded and semi-abandoned after the war of the Salimbeni, was assigned to Giovanni del Zolla, leader of a group of conspirators that had allowed the Republic of Siena in 1419 to storm the Rocca d’Orcia, an ancient bastion and center of strategic and military operations for the powerful Salimbeni constorium. After the death of Cocco, Marietta married again, to Antonio Petrucci, the great condottiere of the Sienese people’s republic, and for her dowery received from the Sienese commune three castles: La Rimbecca, Perignano, and Castelvecchio. But that period was short-lived. Having lost their defensive function, the forts of Perignano, Palazzo de Geta, La Rimbecca, Poggio val d’Orcia, Chiarentana, Castelvecchio, and la Briccola were annexed by the “people” in 1438, under the direct   administration of the Sienese Republic, and gradually transformed into family estates. The commune of La Rimbecca matches the period about which Gherardini wrote in his “Visit” in 1676, concerning the family holdings of t he Signori Loli di Siena, which constituted the villa of La Rimbecca and three farms: Molinella, Casella, and Palazzuola. “All these estates are under the care of the church and the parish of Santo Eustachio in Castelvecchio and under the diocese of Pienza. They have in that commune a church that serves the Loli family each feast day at an expense of fifty florins each year.”
The chapel built at the side of La Rimbecca’s tower dates to that period and to the sweeping transformation of the castle that ended with the 18th century work that saw the addition of the longitudinal structure joining church and tower to the original fortification.